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TEATRO ARISTON GAETA - "Sogno di una notte di mezza sbornia" - di Eduardo De Filippo
La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
TEATRO ARISTON GAETA - "Sogno di una notte di mezza sbornia" - di Eduardo De Filippo
giovedì 29 gennaio 2015 La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo in Sogno di una notte di mezza sbornia di Eduardo De Filippo liberamente tratta dalla commedia La fortuna si diverte di Athos Setti con Luca De Filippo e Carolina Rosi regia di Armando Pugliese
Nell'ambito del cartellone dei TEATRI RIUNITI DEL GOLFO e con il sostegno della BANCA POPOLARE DI FONDI prosegue la Stagione Teatrale del Teatro Ariston. L’anno nuovo apre il sipario con un tutto esaurito in omaggio ad un nome del teatro napoletano. LUCA DE FILIPPO torna al Teatro Ariston di Gaeta con la commedia che fu definita dalle recensioni dell’epoca tra le più esilaranti che la compagnia umoristica "I De Filippo" abbia mai messo in scena. Tratta da La fortuna si diverte, scritta da Athos Setti nel 1933 per la scena toscana, fu poi rappresentata da Ettore Petrolini in romanesco e da Angelo Musco in siciliano prima di arrivare tra le mani di Eduardo che la riscrisse per il pubblico napoletano. Il successo fu immediato. Al centro c’è il popolare gioco del lotto, dove però qui la scommessa si pone fra la vita e la morte e i rapporti sono fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. Presenza fondamentale è poi la comunità dei familiari e degli amici, stretta intorno al protagonista ed al suo dramma, forse più per egoistico interesse personale che per solidarietà e sostegno. E poi, soprattutto, c’è il finale che non chiude, ma rilancia una sorpresa che non si consuma mai, fra gioco dell’esistenza e gioco della scena. Ancora una volta Eduardo, in modo ironico e intelligente, pungente e raffinato, ci propone un'occasione di riflessione sul nostro modo di stare al mondo.
La storia.... A Pasquale Grifone, povero facchino, piace alzare il gomito e quando beve fa sogni strani. E chi ti va a sognare? Dante Alighieri, il Poeta in persona che gli suggerisce quattro numeri da giocare al lotto, sottolineando però che essi rappresentano anche la data e l’ora della sua morte. Di là a poco, la quaterna esce e Pasquale vince una forte somma di denaro. Tutta la famiglia si adatta presto alle nuove condizioni di vita, liquidando la crescente disperazione del povero Pasquale - terrorizzato dalla sua imminente morte - con un sono tutte superstizioni. Il fatidico giorno annunciato però la famiglia si veste a lutto: tutti sono convinti che quelli siano gli ultimi momenti di vita dell’uomo ma quando il pericolo sembra ormai scongiurato un colpo di scena riapre il gioco..
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